L’apertura della straordinaria mostra dedicata ai Tesori dei Faraoni rappresenta non solo un evento di altissimo valore artistico e storico, ma anche un esempio potente di diplomazia culturale.
Le Scuderie del Quirinale si confermano ancora una volta luogo di dialogo e di incontro tra civiltà, rafforzando quel ponte di conoscenza e amicizia che lega l’Italia all’Egitto.
L’esposizione testimonia come la cultura possa essere uno strumento essenziale di cooperazione e di crescita reciproca, in linea con i principi del Piano Mattei per l’Africa, che mira a costruire relazioni basate su rispetto, partenariato e sviluppo condiviso.
Complimenti al Ministro Giuli, al suo omologo egiziano Fathy, al Direttore del museo Matteo Lanfranconi e al Presidente di Ales Tagliaferri per questo indiscutibile rilancio internazionale. Voglio sottolineare, poi, la collaborazione vitale con il Museo Egizio di Torino – e al Direttore Cristian Greco – a cui abbiamo conferito la Medaglia della Camera dei Deputati per il bicentenario, e che custodisce con competenza l’eredità della cultura egizia in Italia.
Oggi celebriamo l’Egitto antico, ma anche il futuro della cooperazione culturale tra i popoli.
