Essere alla premiazione dei Giochi della Gioventù è stata una emozione meravigliosa.
Grazie al lavoro del Parlamento, del Ministro Valditara, del Sottosegretario Frassinetti e del Ministro Abodi – che hanno agito come una squadra – dopo tanti anni la manifestazione è tornata, in attuazione del nuovo articolo 33 della Costituzione che riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme.
Ringrazio i tanti ragazzi che, in maniera inclusiva, sono arrivati da tutta Italia per gareggiare all’insegna della correttezza e della sportività.
È stata l’occasione per ricordare un uomo straordinario, che intuì la necessità e la potenza di questa rassegna, Giulio Onesti.
Nel 1968, in un momento di grande contrasto sociale, affermó che, in quella fase di disordine, l’unica cosa che poteva riportare lo spirito comunitario con valori sani era lo sport. Milioni di ragazzi al tempo non avevano la possibilità di fare attività sportiva ma grazie ai Giochi della Gioventù, anche loro, poterono confrontarsi e gareggiare.
