Il Consiglio dei Ministri di oggi ha approvato l’abbattimento dell’Iva al 5% sul mercato dell’arte, una proposta storica di Fratelli d’Italia presente nel programma elettorale del 2022 e inserita dalla Camera – grazie ad un emendamento a mia prima firma – all’interno della legge di delega fiscale nel 2023, prima anche di Francia e Germania. Ringrazio il Ministro Giuli per il lavoro svolto.
Secondo una stima di Nomisma, grazie a questa riforma, il fatturato complessivo generato da gallerie, antiquari e case d’asta crescerebbe sino a raggiungere circa 1,5 miliardi di euro, con un effetto complessivo sull’economia italiana di 4,2 miliardi di euro.
Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto: ora l’Italia ha l’Iva sulle opere d’arte più bassa d’Europa.

