L’Italia e tutto il mondo dello sport oggi perdono un campione unico e un’icona che ha attraversato i decenni e le generazioni.

Nino Benvenuti è il simbolo sportivo di un’Italia che ritornava grande dopo la guerra e protagonista – grazie ai Giochi olimpici di Roma in cui Benvenuti vinse la medaglia d’oro – sullo scenario internazionale. Ebbi la fortuna di conoscerlo in occasione di una cena, organizzata da lui in maniera commuovente, per aiutare il suo storico avversario Griffith malato di Alzheimer, una dimostrazione della sua grande umanità.

A noi piace ricordarlo – oltre che per i suoi successi sul ring – per il suo ruolo attivo e costante, anche negli ultimi anni, nella commemorazione dell’esodo istriano, che aveva vissuto in prima persona da ragazzo.

Come diceva nelle interviste – e nelle molte iniziative nelle scuole in cui raccontava la sua esperienza – in Istria aveva lasciato il suo cuore e “la sua rabbia per essere stato derubato dell’identità.” Pagine di storia nazionale strappate che, grazie ad eroi come lui, sono state svelate e trasmesse anche alle nuove generazioni.

Un campione diventato celebre nel mondo per la velocità dei suoi colpi, ma che ricorderemo per sempre per la sua vita da esule, la sua passione per la verità e il legame con la terra in cui era nato.

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Benvenuti campione sul ring e eroe nella vita

Category: AttualitàNotizie
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