Complimenti a Pupi Avati per il riconoscimento del Premio David di Donatello alla carriera. Il suo modo di fare cinema continua a rappresentare un modello unico, che non tiene conto delle regole classiche ma che, allo stesso tempo, riesce ad essere illuminato e completo, erede dello ‘strapaese’ italiano. Il regista bolognese ha raccontato la provincia profonda, i sentimenti e le relazioni intime e le tradizioni regionali che diventano lessico universale. Pupi Avati è anche il dantista raffinato e il cineasta del genere gotico di qualità. Moltissimi dei suoi film, oggi, possono essere ritenuti parte integrante della storia del cinema nazionale. Ho avuto l’onore di conferire, poche settimane fa, la Medaglia della Camera dei deputati alla carriera durante l’incontro con Antonio Monda sul suo cinema al Maxxi.

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Pupi Avati erede dello “strapaese”, già tra i grandissimi maestri del cinema

Category: AttualitàNotizie
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