Come rileva il Copasir, il prezzo delle materie prime non scenderà ai livelli pre-pandemia per cui è necessario un ulteriore intervento volto a calmierare i costi per famiglie e imprese.

La transizione ecologica sta influenzando pesantemente lo sviluppo industriale e le scelte che questo comporta a tutti i livelli. Il prezzo delle materie prime rappresenta una minaccia per cittadini e imprese che stanno vedendo lievitare i costi. Abbiamo la necessità di invertire la rotta dell’inquinamento globale ma con la meridiana dell’interesse nazionale. L’Italia e l’Europa si dotino di un piano di sicurezza energetica e di un mix energetico che possa garantire la sicurezza nazionale anche in caso di volatilità geopolitica.

La nostra Nazione, così come gli altri Stati europei soffrono per la dipendenza tecnologica dalla Cina e per quella delle materie prime, come le terre rare, collocate in aree instabili del pianeta. Dobbiamo essere consapevoli della necessità di fare delle scelte strategiche importanti. Dobbiamo considerare i rischi per la sicurezza energetica e la necessità di affiancare altre fonti energetiche alle rinnovabili anche altre fonti. Per questo va rafforzata, con investimenti robusti sulla tecnologia e sulla ricerca, l’attenzione nei confronti del nuovo nucleare.

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Crisi energetica e transizione ecologica

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