A Piacenza per visitare il mercato internazionale di rievocazione storica Armi & Bagagli – Mercato Internazionale della Rievocazione Storica e partecipare all’assemblea ordinaria di Cers Italia. È stata l’occasione per discutere, in un contesto animato da chi ha fatto della rievocazione la propria vita, della legge sulla tutela della rievocazione storica, a mia prima firma, approvata alla Camera e che sarà presto discussa anche al Senato per il via libera definitivo.

Ecco il mio intervento:

“La legge che abbiamo votato, oltre alle definizioni, si pone l’obiettivo di stabilire un elenco di associazioni di rievocazione, l’elenco delle rievocazioni storiche e il Comitato tecnico-scientifico che analizzerà i riconoscimenti, avrà funzioni di ricerca, promozione e patrocinio degli eventi e ogni tre anni dovrà verificare la sussistenza dei requisiti affinché un’associazione di rievocazione, una rievocazione, possa essere nell’elenco. Sarà redatto un calendario annuale che prevede la elencazione di tutte le rievocazioni a cui verrà dato particolare rilievo in tutti i portali principali di riferimento della cultura italiana. Poi c’è l’aspetto anche del Fondo nazionale per la rievocazione storica, che già esiste dalla legge di bilancio 2017, quando venne istituito. Chiaramente, con l’approvazione di questa legge, avendo definito dei criteri oggettivi, sarà anche più facile capire quali sono le associazioni di rievocazione che operano una ricerca storica, artistica e culturale di valore.
Il Comitato valuterà e verificherà ogni tre anni l’attendibilità e la conformità storica dei contenuti espressi nelle manifestazioni e delle attività dell’ente di rievocazione storica, ai fini del mantenimento dell’iscrizione nell’elenco. Inoltre, il comitato rilascerà un logo recante la dicitura: ‘Rievocazione storica italiana’. Le modalità di rilascio e autorizzazione all’uso del logo di cui al presente comma nonché di revoca dell’autorizzazione stessa sono stabilite con decreto del Ministro della cultura. Un passaggio importante è quello dell’articolo 7 che promuove il coinvolgimento delle scuole per fare in modo che la salvaguardia non sia una prerogativa solo delle associazioni di rievocazione, ma anche delle future generazioni più prossime.
Infine, la legge prevede una delega al governo per normare il patrimonio culturale immateriale. Lo Stato riconoscerà il patrimonio culturale immateriale come componente del valore identitario e storico per gli individui, le comunità locali e la comunità nazionale, assegnando rilievo alle prassi, alle rappresentazioni, alle espressioni, alle conoscenze, alle competenze nonché agli strumenti, agli oggetti, ai manufatti e agli spazi culturali associati agli stessi, che le comunità, i gruppi e gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Vogliamo garantire la trasmissione e lo scambio delle conoscenze, delle esperienze e delle pratiche con valore tradizionale e identitario, quali espressioni della creatività umana nella continuità tra le generazioni e quali condizioni per uno sviluppo sostenibile e un miglioramento della qualità della vita e prevedere l’istituzione di un elenco nazionale del patrimonio culturale immateriale, di un elenco nazionale del patrimonio culturale immateriale a salvaguardia urgente e di un elenco di buone pratiche per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale attraverso il censimento, la catalogazione e l’inventariazione a livello nazionale del patrimonio culturale immateriale.”

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A Piacenza per mercato internazionale di rievocazione storica e assemblea ordinaria di Cers Italia

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