Dopo 46 anni gli omicidi di Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni ancora non hanno un colpevole. I misteri che avvolgono la vicenda sono inquietanti. Penso alla Skorpion utilizzata nella strage, che, come dice Valerio Cutonilli al Giornale, è la stessa che nel 1985 ammazza il professor Ezio Tarantelli, economista di sinistra; nel 1986 l’ex sindaco di Firenze, Lando Conti e nel 1988 Roberto Ruffilli, senatore della Dc, a Forlì. Poche settimane dopo, infatti, i carabinieri irrompono in un covo delle Br a Milano e trovano l’arma, di cui la proprietà non è mai stata accertata. Le ipotesi continuano ad essere molte, ma l’unica cosa certa è che la verità è lontana dall’essere trovata. Sono vittime del terrorismo riconosciute dallo Stato. Come Fratelli d’Italia auspichiamo che vengano riaperte le indagini su questi fatti e che venga fatta chiarezza su tutti i ragazzi morti, di destra, di sinistra e delle forze dell’ordine, durante gli anni di piombo per le proprie idee.

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Su Acca Larentia bisogna riaprire indagini per verità storica

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