Una analisi scientifica sulle tematiche delle politiche culturali, da intendere in senso tecnico e non ideologico, più che mai di urgente attualità, in vista della manovra economica e finanziaria contenuta nella legge di bilancio.

Il sistema produttivo culturale e creativo offre notevoli possibilità di impiego e incide sull’identità italiana nel mondo. In classifica ci sono ben tre siti italiani – Colosseo, Uffizi e Pompei, cui potrebbero aggiungersi geograficamente anche i Musei Vaticani – nella top ten dei musei e parchi archeologici più visitati al mondo.

Nei primi 20 posti, però, non c’è nessun museo italiano per quanto riguarda l’offerta digitale. Sul tema dell’Art Bonus, in particolare, la questione non è sul tema in sé ma sul ‘quanto’ e sul ‘come’, senza propaganda e senza ideologismo e soprattutto senza vendere in anticipo la pelle dell’orso… Gli uffici del Mef devono calcolare quanto sviluppa e se il delta sia positivo o negativo: un calcolo che servirebbe anche per tutte le 600 detrazioni previste dallo Stato italiano. Questa non è ideologia, questo è pragmatismo.

Incardinerò oggi in commissione Cultura la legge sul 2% che, qualora ottenesse il parere favorevole del Mef, andrà a istituire un Fondo presso il Mic laddove gli appalti pubblici non usino il 2%. Sto presentando una proposta di legge per rendere pienamente operativo il principio costituzionale della sussidiarietà, dando seguito anche all’articolo 9 della Costituzione, tramite un circuito sui beni culturali.

Sarà attuato con due novelle del Codice Urbani. L’articolo 121-bis istituirà l’Anagrafe digitale degli istituti, dei luoghi della cultura e dei beni culturali di appartenenza pubblica: ciò serve per mappare tutti i beni culturali pubblici, vedere come e da chi sono gestiti e misure la qualità della gestione, anche al fine di cambiare modalità di gestione ove ciò sia necessario. Il nuovo articolo 122-ter- ha proseguito- istituisce un Albo digitale della sussidiarietà orizzontale: serve per costituire un albo di operatori privati interessati e qualificati a partecipare alla gestione indiretta, per rendere il sistema più efficace, efficiente e sostenibile dal punto di vista economico finanziario.

La Proposta affiderà poi al ministro della Cultura, sulla base delle rilevazioni effettuate nell’ambito dell’Anagrafe digitale degli istituti, dei luoghi della cultura e dei beni culturali di appartenenza pubblica, e con il coinvolgimento dei soggetti privati iscritti all’Albo digitale della sussidiarietà orizzontale, la definizione a livello nazionale la strategia e gli obiettivi comuni di valorizzazione dei beni culturali.

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Cultura: oggi in commissione legge sul 2% per istituire fondo al mic

Category: Attualità
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