Sul caso Moro, ma non solo, c’è moltissimo da svelare. Da ex consulente della commissione Mitrokhin devo fare un plauso al sen. Fioroni e a Calabrò perché la commissione Moro 2 ha proseguito questo lavoro di verità e ricerca che la Mitrokhin aveva iniziato lavorando sugli archivi. Le varie desecretazioni che ci sono state dal 2007 in poi, fino ad oggi con il presidente Meloni, però non completano un mosaico enorme fatto da migliaia di documenti da cui emerge che il caso Moro è stato l’epifenomeno di una guerra fredda che trovava nell’Italia la scacchiera principale nel confronto e nello scontro tra Est e Ovest.

Oggi penso che sia necessario che il Parlamento costituisca una Commissione bipartisan che lavori, da una parte per scrivere finalmente la storia della guerra fredda italiana dal dopoguerra all’attentato alla sinagoga. Dall’altra, seguendo il filo rosso del lodo Moro, l’accordo fatto negli anni ’70 per lasciare indenne l’Italia dagli attentati terroristici palestinesi, per ricostruire tutti i fatti che dimostrano che anche in Italia c’è stata la guerra fredda, come rivelano i documenti raccolti grazie al lavoro prezioso dei giornalisti, dei consulenti delle commissioni Mitrokhin e Moro, come Pellizzaro e Raisi, che hanno incessantemente cercato la verità.

Noi vogliamo costruire una verità per la comunità nazionale e non una verità di parte.

Per rivedere il mio intervento a Porta a Porta, la trasmissione di Rai uno, clicca qui 

 

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Caso Moro, nuova inchiesta parlamentare

Category: Attualità
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