La Torre di Pasolini a Chia, in provincia di Viterbo, dove è stato scritto ‘Petrolio’ e dove il poeta è vissuto, è in vendita. Ho presentato un’interrogazione al ministro Franceschini insieme al collega e amico di Viterbo, Mauro Rotelli, affinché la Torre possa essere acquistata dal privato e trasformata in un studio museo in onore del grande poeta e scrittore italiano.

Ne va dell’eredità di uno dei più grandi artisti del ‘900. La Torre è un vero e proprio racconto autobiografico dell’autore, che a Chia, dove si trova, è ricordato come parte integrante della vita della cittadinanza. Purtroppo molti degli effetti personali di Pasolini, come dei preziosi arazzi, sono andati perduti o rubati. La Biblioteca Nazionale  riacquistò effetti personali per altri scrittori italiani e crediamo sia in grado di ricostituire una casa museo come altri esempi esistenti in Italia.

A Chia Pasolini dedicò alcuni ultimi versi della Nuova gioventù: usando il dialetto friulano degli esordi «Il soreli a indora Chia / cui so roris rosa, / e i Apenìns a san di sabia cialda» Il sole indora Chia con le sue querce rosa e gli Appennini sanno di sabbia calda. Ma i contadini di una volta non ci sono più, se ne sono andati e là dov’erano, non resta neanche il loro silenzio»

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Nel nome di Pasolini salviamo la Torre di Chia

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