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Protesta davanti all’Opera di Roma

Non posso non replicare al Vicesindaco Nieri che, pur apprezzando il coraggio politico nel difendere i lavoratori dell’Opera, continua a falsificare la storia del teatro dell’Opera degli ultimi anni.

Il fantasmagorico “buco” di cui oggi ha scritto anche un autorevole direttore di un giornale di centrodestra – singolare questo trasversalismo in difesa di Fuortes- è un esercizio di finanza creativa. È vero che negli ultimi anni si è dato troppo potere ad alcuni sindacalisti e c’è stata qualche consulenza di troppo ma ripeteremo fino all’ossessione che questa è stata un’operazione pianificata a tavolino e che il Teatro Costanzi  stava per chiudere in pareggio per il terzo anno il bilancio come può testimoniare anche, il già vicepresidente, del Cda Bruno Vespa. Gli stessi revisori che firmarono il bilancio in pareggio si sono svegliati come alice nel paese delle Meraviglie e hanno dichiarato di aver trovato il “buco”.

In più, questa operazione distrugge un ‘eccellenza italiana, quella dell’orchestra e del coro dell’Opera  di Roma in una sorta di House of cards della lirica italiana nel quale Santa Cecilia pur di diventare l’unica orchestra senza l’ingombrante presenza del Costanzi è passata sui corpi degli orchestrali e dei coristi.L’unico vero fallimento è quello di carlo Furtes che ha prima fatto declassare il Teatro, poi perso Muti e ora distrutto la credibilità internazionale del Costanzi.  Fdi An ribadisce solidarietà ai lavoratori e denuncia la singolare indifferenza della Commissione cultura, primo organismo referente del Teatro. Evidentemente la bella Presidente Di Biase ha “sposato” la linea del Mibact.

Quanto a Carlo Fuortes ci dica, come prevede una delibera comunale da me emendata e vigente, se è massone e se frequenta altri esponenti che hanno ruoli decisionali in questa vicenda e che, eventualmente,  appartengano alla stessa organizzazione. Non abbiamo nulla contro la Massoneria se i suoi membri che ricoprono cariche tecniche nel comparto pubblico rinunciano alla riservatezza della loro appartenenza che non va discriminata, ma nemmeno sottaciuta al pubblico. Fa la differenza sapere se apicali e decisori amministrativi e politici appartengono alla stessa organizzazione che prevede un mutuo soccorso attivo tra i soci.

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Category: caroselloevidenzaNotizieslider
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