I toni trionfalistici di Marino rispetto alle nomine sul teatro di Roma nascondono in realta’ l’esito di una guerra fratricida all’interno della sinistra che ha fatto vittime eccellenti, come l’autorevolissimo Borgna. In realta’ Marino parla di tutela di genere con la solita stucchevole retorica sessista che nasconde la strage del pluralismo in genere. Il cda, infatti, andra’ dal rosso chiaro al rosso scuro senza altre culture rappresentate. Nessun rappresentante dell’opposizione, infatti, siedera’ nel cda, come e’ sempre stato”. Lo dichiarano in una nota congiunta Federico Mollicone, dirigente nazionale, gia’ presidente commissione Cultura Roma Capitale e Marco Marsilio, portavoce regionale di Fratelli d’Italia. “A Massimo Pedroni, infaticabile vicepresidente che esce dal Teatro di Roma come reggente, dopo anni di buona amministrazione e impegno intellettuale, vanno i nostri complimenti e il nostro plauso per come ha ricoperto la sua carica in questi anni e per essere l’unico a rimanere, fino all’ultimo minuto, garantendo la continuita’ amministrativa. La sua estromissione- aggiungono- lascera’ un vuoto di esperienza e onesta’ difficile da colmare. La prima sfida di questo nuovo cda sara’ scongiurare la chiusura e risolvere il caso Valle. Entrambi problemi creati dall’incapacita’ di questa maggioranza che sta distruggendo la cultura a Roma”.

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Teatro di Roma bruciato l’autorevole Borgna

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