E’ di ieri la presentazione del bilancio 2010 dell’Auditorium Parco della Musica, da parte del sindaco Alemanno e dell’ad e del presidente della Fondazione Musica per Roma, rispettivamente Carlo Fuortes e Aurelio Regina, in cui sono stati presentati dati trionfanti in cui figura un aumento del 34% per quanto riguarda i ricavi della vendita dei biglietti a fronte di un ricavo totale di 29,8 milioni. Certo, risultati significativi dell’attività della Fondazione, se non fosse che alcuni conti non tornano. Infatti, nell’ambito delle mie funzioni di presidente della commissione Cultura di Roma Capitale, che ai sensi dello statuto capitolino ha poteri ispettivi, di controllo e vigilanza su tutte le istituzioni culturali cittadine, ho svolto un’indagine conoscitiva dei dati presenti nelle relazioni di gestione della Fondazione Musica per Roma nel triennio 2008/2010. Da questa indagine é nato un report scientifico che, attingendo da fonti istituzionali e terze rispetto alla Fondazione di viale De Coubertin, ha permesso di tracciare uno scenario molto diverso da quello contenuto nei documenti ufficiali della Fondazione guidata da Carlo Fuortes. Il report segnala infatti, forti e inspiegabili discordanze tra i dati disponibili, e nel caso in cui questi dati fossero confermati, saremmo di fronte ad un atteggiamento ingannevole dell’amministratore delegato Fuortes nei confronti degli organi di vigilanza, del sindaco Alemanno e dell’Amministrazione capitolina, in qualità di socio fondatore, finanziatore e proprietario dell’Auditorium Parco della Musica. Il report, già vagliato dalla commissione che presiedo e voluto per tutelare il preminente interesse pubblico dell’Amministrazione capitolina, sarà presentato in settimana pubblicamente alla stampa, dopo essere stato trasmesso al sindaco Alemanno, all’assessore alla Cultura Gasperini, al presidente della Fondazione Musica per Roma Regina e agli organi di vigilanza competenti.
