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L’acronimo S.P.Q.R.? Facile, dal latino “Senatus PopulusQue Romanus” che tradotto in italiano significa “Il Senato e popolo romano”, a sottolineare che il potere della Repubblica romana era rappresentato dal Senato e dal popolo. Eppure queste facili nozioni di storia evidentemente non sono conosciute da tutti, basti pensare a Umberto Bossi che ieri si è lasciato sfuggire una traduzione tutta padana di questo acronimo, ovvero “Sono porci questi romani”. Fa riflettere il fatto che sebbene siano passati circa dieci giorni dall’approvazione del decreto su Roma Capitale, il leader della Lega oltre che ministro della Repubblica, Umberto Bossi, torni a prendersela con Roma e i suoi cittadini definiti porci. A poco basta la stringata difesa a suo carico di alcune ore dopo dove Bossi afferma che la sua era solo una battuta ma che dalle reazioni evidentemente viene da pensare che Roma si senta in colpa. Viene proprio da dire basta a queste dichiarazioni farneticanti. Bossi come Asterix? La storia insegna che Roma ha sempre vinto contro i Galli. Giudichiamo la terminologia di Bossi non solo impropria sia in termini politici che istituzionali, ma profondamente oltraggiosa per la storia e il ruolo di Roma Capitale. Ci auguriamo come sostenuto anche dal sindaco Alemanno, che il presidente Berlusconi censuri una volta per tutte comportamenti di questo tipo, tra l’altro indegni delle responsabilità e della storia politica della Lega.

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Le solite esternazioni fuori luogo di Umberto Bossi

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