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Festa di compleanno per lo storico quartiere della Garbatella. Novanta anni ma non li dimostra. A breve tra l’altro potrebbe arrivare anche un regalo prezioso per il quartiere, ovvero quello del passaggio a rione. Infatti, proprio nel giorno del suo compleanno, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione  di trasformazione in rione, che come primi firmatari ha il sottoscritto e il collega De Priamo. Un’attesa arrivata a novanta primavere da quel lontano 18 febbraio 1920, per mano di re Vittorio Emanuele III che posò la prima pietra, di quello che potrebbe diventare il 23° rione di Roma. La splendida architettura del quartiere  fu improntata al modello inglese delle città giardino ben collegate e vicine alla città, abitate da operai e comprendenti significativi spazi verdi coltivabili. Nei lotti più antichi si nota come il rapporto tra le metrature dedicate al verde privato e quelle edificate, fosse tra i più alti d’Italia dell’epoca, e questa peculiare struttura urbanistica conferì all’allora nascente Garbatella l’aspetto di una contrada agreste con uno stile architettonico denominato “barocchetto” dai suoi creatori Giovannoni e Sabbatini, coadiuvati successivamente da Costantini, Piacentini, Nori e De Renzi. Questa mozione che abbiamo presentato era quindi un atto dovuto alla Garbatella che con le sue peculiarità vanta il diritto di divenire rione. Presto avvierò l’iter in commissione Toponomastica per chiedere di verificare la fattibilità della trasformazione, in quanto questo quartiere rappresenta un modello non solo urbanistico per l’edilizia popolare ma anche come esempio etno-antropologico.

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Garbatella, che sia riconosciuta come rione

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