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Terre di confine, piaga dolente e profonda come i crepacci tristemente famosi col nome di foibe. La guerra sta finendo ma non così la vendetta. Circa diecimila italiani subiscono la persecuzione insensata al di là della connotazione politica o della propria nazionalità. Il tempo stenderà un pietoso velo su questo efferato eccidio. Solo agli albori degli anni Novanta, l’opinione pubblica conoscerà con più precisione questa impari lotta consumatasi ai nostri confini. Tra le numerose persone che subirono l’affronto della tortura anche la giovane istriana Norma Cossetto, la cui storia è stata spesso considerata emblematica per i drammi e le sofferenze subite da tanti italiani. Finalmente il Consiglio comunale di Roma ha deciso di ricordare la sua figura che criminalmente subì torture e violenze da parte delle brigate comuniste italiane e titine, solo per la sua italianità. Con la mozione approvata ieri all’unanimità, il sindaco Alemanno e l’assessore alle Politiche Scolastiche Marsilio, si impegnano ad intitolare un complesso scolastico di qualsiasi ordine e grado alla sua memoria. Siamo contenti che anche l’opposizione abbiano votato la mozione, a dimostrazione che il riconoscimento dell’eccidio delle foibe è ormai diventato patrimonio comune e condiviso, almeno nell’aula Giulio Cesare.  

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Ricordando Norma Cossetto

Category: Notizie
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