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Onore e plauso all’Estate Romana inventata dall’ex assessore alla Cultura Renato Nicolini, un progetto che ebbe vita durante la giunta di sinistra  di Giulio Carlo Argan, che fu osannata, magnificata e perfino un po’ copiata in tutto il mondo. Ma il tempo passa e i tempi cambiano… restano soltanto i ricordi. Quindi complimenti a parte per il tempo che fu, viene da chiedersi per quale motivo Nicolini torni a far parlare di sé in maniera pretestuosa. Mi riferisco al fatto che Nicolini abbia firmato un manifesto contro il degrado del centro storico, documento sottoscritto insieme al presidente del Municipio I Orlando Corsetti, in cui si accusa l’Amministrazione con le solite polemiche sterili. Ribadisco che riconosco il merito a Nicolini di aver inventato l’Estate Romana in un periodo storico di desertificazione culturale, che grazie a Dio è solo un lontano ricordo, ma non posso non rispondere alle dichiarazioni lanciate dal medesimo. Mi viene da pensare inoltre, che forse il suo reale obiettivo sia quello di cercare un minimo di visibilità nella sua disperata e anche un pò patetica candidatura alla segreteria del Pd. Nicolini infatti, continua a parlare degli unici due argomenti che l’hanno visto in passato in qualche modo protagonista, l’Estate Romana appunto, e il degrado del centro storico, con l’antica questione delle funzioni delle aree centrali del territorio. Dire come fa Nicolini che l’Estate Romana è solo commerciale e non ha nuove idee e spunti, è un offesa per tutti gli organizzatori culturali che con passione la animano e che, finita l’era dell’assistenzialismo in cui l’assessorato al Comune dava ingenti risorse per manifestazioni di breve durata, ora, in nome della sussidiarietà vedono solo del Comune di Roma il patrocinio, con contributi minimi rispetto agli ingenti investimenti privati, che non permetterebbero lo svolgimento dell’intera manifestazione. In più facendo questa affermazione, Nicolini attacca anche le manifestazioni storiche che hanno costituito la struttura dell’Estate Romana e che per questo, hanno ottenuto il riconoscimento per la prima volta dell’istituzionalizzazione biennale, dando anche la possibilità alle nuove realtà culturali di emergere. Per quanto riguarda la critica del degrado del centro storico, che accomuna lui e Corsetti, devo evidenziare da un lato il fatto che se si attaccano i divieti non si è dalla parte dei residenti, dall’altra che sinceramente è comico vedere un ex assessore del Comune di Roma e un presidente di Municipio del centrosinistra attaccare la movida del centro storico, quando proprio sotto il sindaco Rutelli nonostante il divieto di apertura dei locali, si è raggiunta la saturazione di esercizi pubblici nelle aree come Campo de’ Fiori. Consiglio quindi all’architetto Nicolini, di trovare altri temi di maggior spessore nazionale se vuole avere qualche chance per concorrere alla segreteria del Pd, per la quale gli auguro sportivamente buona fortuna.  

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Nicolini… la festa è finita

Category: Notizie
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