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Mi vedo costretto a tornare sull’argomento del campo di calcetto ubicato a Colle Oppio, in quanto continuano le dichiarazioni di parte di una certa sinistra, che pensa di farsi campagna elettorale in vista delle Europee. E’ davvero singolare quanto stia a cuore il torneo dell’associazione sudamericana al Pd e alla Uisp. Non posso accettare che il centrosinistra propagandi, in nome del politicamente corretto e dell’integrazione, un’operazione già iniziata con la sinistra al governo della città e proprio con la Uisp, con l’evidente obiettivo di “regalare” un campo di calcio e un’area di parco archeologico ad una sola associazione senza un bando pubblico. E’ sconcertante che addirittura un assessore provinciale, insieme con altri esponenti delle istituzioni, cerchino di tutelare e promuovere un’operazione che tutto è tranne che trasparente. Abbiamo accettato da subito il confronto e il dialogo, tanto che lo stesso presidente dell’associazione, Andres Santos, è stato da me ricevuto in commissione Cultura e Sport senza appuntamento, tuttavia non accetteremo diktat nemmeno di fronte a manifestazioni e occupazioni. Chi conosce bene Colle Oppio sa quanto quel torneo ha creato e attratto degrado nell’area circostante che, anche se non attribuibile agli organizzatori del torneo, ha provocato disagi a chi abita in quel quadrante della città. A chi oggi ci accusa, rispondo che stiamo mettendo a punto un bando pubblico, anche se comprendo che per il collega Masini e gli esponenti della Provincia, questa operazione possa sembrare quanto meno inusuale, visto che loro erano abituati diversamente.

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Sul campo del Colle Oppio non accettiamo imposizioni

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