“Rutelli sembra si sia dimenticato della polemica a proposito degli ascensori montati nel Vittoriano, e questa mattina in occasione della presentazione del logo per celebrare i 150 anni dell’Unità italiana, non ha fatto altro che celebrare la bellezza e l’importanza del monumento come se nulla fosse accaduto. A quanto pare ha la memoria corta, mentre proprio lui, in veste di Ministro dei Beni culturali ha contribuito a sfregiare il Vittoriano, salvo poi piangere lacrime di coccodrillo, pentirsene, e disconoscere gli orrendi ascensori.
Ribadisco pertanto quanto già detto da decine di associazioni di residenti, da ‘Italia Nostra’, e non ultimi da insigni architetti e urbanisti rispetto al grave oltraggio inferto al monumento nazionale dalle strutture in vetro e acciaio degli ascensori, che nulla hanno a che vedere con il contesto urbanistico che va dall’antica Roma, al rinascimento fino all’epoca umbertina.
Rutelli confermi, ora, l’impegno al smantellamento degli ascensori “mostri”, che sono un vero e proprio oltraggio al simbolo dell’identità nazionale e confermi, così, il suo pentimento rispetto a tale orrendo urbano”.
La polemica sugli ascensori fatti installare al Vittoriano, simbolo dell’unità nazionale, lo scorso anno portò ad una petizione rivolta al Ministro dei Beni culturali in cui se ne chiedeva la rimozione. Petizione firmata da personalità della cultura e della politica, tra cui Carlo Ripa Di Meana, Vittorio Sgarbi e Giorgia Meloni. Ma ad oggi, nonostante lo stesso Rutelli li abbia disconosciuti, gli orrendi ascensori stanno ancora li, a deturpare il monumento.