300px-latin_dictionary.jpg(ANSA) – FIRENZE, 29 MAR – Dagli slogan, come il fortunato ‘meno tasse per tutti’, alla lunga sequela di dati; dal galateo del ‘mi consenta’ alle barzellette salaci, agli insulti. Questa l’evoluzione del linguaggio da campagna elettorale del leader del Pdl Silvio Berlusconi, secondo l’Accademia della Crusca, che ha appena edito ‘L’italiano al voto’, un volume che raccoglie un monitoraggio linguistico della campagna elettorale per le politiche del 2006.
Il libro, (616 pagine, 35 euro) e’ a cura di Roberto Vetrugno, Cristiana De Santis, Chiara Panzieri e Federico Della Corte, con le prefazioni di Massimo Fanfani e Nicoletta Maraschio, e Angelo Stella. Si compone di 20 saggi (suddivisi tra le sezioni carta stampata, e radio, tv e web) che prendono in esame la lingua usata dai politici e dai giornalisti nelle diverse situazioni comunicative. L’analisi e’ stata condotta su un campione ampio e variato di testi (manifesti, articoli, dibattiti, interviste, dichiarazioni, spot, blog) di diffusione nazionale e regionale.
Fanno parte del volume anche sei interviste a linguisti e storici della lingua italiana (Giuseppe Antonelli, Ilaria Bonomi, Maurizio Dardano, Riccardo Gualdo, Andrea Masini, Luca Serianni) e da quattro interviste ai responsabili della comunicazione politica per i principali partiti (Vincenzo Campo per L’Ulivo, Gianni Cuperlo per i Ds, Lucio Malan per Forza Italia, Federico Mollicone per An). (ANSA).

 

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Elezioni: come Berlusconi cambia il suo italiano

Category: Notizie
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